la musa, Anna Achmatova

Quando la notte attendo il suo arrivo,

la vita sembra sia appesa a un filo.

Che cosa sono onori, libertà, giovinezza

di fronte all’ospite dolce

col flauto nella mano? Ed ecco è entrata.

Levato il velo, mi guarda attentamente.

Le chiedo: “Dettasti a Dante tu

le pagine dell’Inferno?” Risponde: “Io”.

Anna Achmatova, La corsa del tempo, Einaudi, Torino, 1992, pag. 117, a cura di Michele Colucci.