Ho un nome molto particolare: Leslie. E’ sia maschile sia femminile, non ha un santo di riferimento. Quindi viene da pensare sia precristiano. E’ un toponimo e c’è un clan scozzese a nome Leslie. Ma procediamo con ordine.
Quando giocavo in piazza il mio nome suscitava ilarità fra i teppisti del quartiere per i quali il passaggio da Leslie, pronuncia corretta Lesli, a Lessi, il cane non il verbo al passato remoto, era inevitabilmente spassoso. I più sensibili si soffermavano sui suoni e dopo qualche ondeggiamento fra labiali, dentali, generi e sessualità esplodevano in un “Lesbi! Sei una lesbica!” E giù a ridere. Io rilanciavo dichiarando con aria di sfida che essendo maschio come lesbica sarei andato con le donne e che quindi non c’era nulla di strano, ammesso e non concesso che essere una lesbica sia strano. Ma la sottigliezza non arrivava e se ne andavano sghignazzando.
Portare questo nome, del resto, comporta una certa fama. Credo di essere l’unico Leslie della mia città e uno dei pochi in Italia. E’ facile essere ricordati con un un nome del genere e da giovane spesso le ragazze mi chiedevano con occhi sgranati “Ma da dove arriva questo nome?” Roba che fossi stato appena un po’ più furbo e un po’ meno imbranato mi sarei circondato di un harem di ragazzine adoranti godendomi non poco la vita. Ma non ero così sfrontato.
Dicevamo, Leslie è un toponimo, deriva da Lesslyn un luogo nell’Aberdeenshire, regione situata nel nord della Scozia, sul Mare del Nord. Lesslyn a quanto pare deriva dal gaelico lios cuileann che significa “giardino di agrifogli”. L’agrifoglio è pianta natalizia, ovvero cristiana, che secondo la simbologia è sacra e portatrice di fortuna. Nel passato veniva usata per scacciare la sfortuna dalle case, gli spiriti maligni e le maldicenze della gente, apportando così serenità e protezione alla casa. Molto magico tutto ciò. Ulteriore indizio di origine precristiana. Quindi un nome che rassicura. Forse per questo non ero sfrontato?
Sia maschile sia femminile. La cosa si complica. Il maschile è stato popolare nel Regno Unito durante la prima metà del XX secolo; quello femminile è frequente negli Stati Uniti e in Inghilterra è scritto Lesley. Fra gli uomini e le donne con il nome Leslie abbiamo: attori, attrici, cantanti, rapper, giocatori di cricket, generali, registi e rugbisti. Insomma, il ventaglio delle professioni. Vorrei ricordare l’attrice inglese Leslie Caron e l’attore Leslie Nielsen. Fra gli attori è gioco forza ricordare l’inglese Leslie Howard, protagonista di Via col vento con il personaggio di Ashley Wilkes, personaggio sentimentalistico e sognatore, in contrasto ideale con l’avventuriero e scaltro Rhett Butler, impersonato da Clark Gable. Dimenticavo l’amplificatore a ruote foniche Leslie.
C’è anche un clan scozzese, Clan Leslie. Nonché di una contea nel Kentucky in USA, da notare che la zona circostante la contea è costellata di nomi do città della madrepatria: London, Manchester, Cumberland. A margine una cosa che non riguarda per nulla il mio nome: fra le città della zona una è Pippa Passes, credo in onore della poesia di Browing.