organizzare un corso

Come organizzare un corso? In teoria so come fare: ho studiato diligentemente ciò che mi hanno detto sulla pedagogia costruttivista, sui learning object, sul tutoraggio e tutto il resto. Ma quando sei di fronte alla pagina da popolare di attività, link e altro per definire un percorso è tutta un’altra cosa.

La prima cosa che ho fatto è stato il tipico errore del novellino: ho scritto e spiegato a parole. Box di testo, che, mi accorgo ora, nessuno leggerà mai! E pensare che lo avevo letto in diversi libri, articoli, nei forum e nei blog: non scrivete troppo. Ma ci sono cascato come un allocco. Ma ora sto imparando a trattenermi e sostituisco le parole scritte con una lezione in aula multimediale, magari con la LIM per introdurre i ragazzi alla piattaforma. Mi diverto a usare la lavagna, i ragazzi scambiano battute e spero che famigliarizzino con la cosa.

Ma la pagina da popolare resta: da cosa partire? E come organizzare? Sto scoprendo che è bene cominciare dalla fine, ovvero da ciò che voglio i ragazzi producano: un testo, una tabella, dei test. In alcuni casi prendo ispirazione da domande che raccolgo da diverse fonti, in altri casi riprendo altro materiale.

Ma non devo insistere troppo sui test e sui quiz perché i ragazzi si spavenatono. Allora sono passato ai filmati e ho riscoperto Roberto Rossellini e la sua opera La lotta dell’uomo per la sopravvivenza e in particolare Cartesius. Ma non basta mettere a disposizione un filmato: occorre che i ragazzi facciano. Usare i filmati come spunto per la riflessione e poi passare al testo in classe?