Il principio d’autorità definisce che un’affermazione è vera per il fatto che viene profferita da una persona cui si attribuisce autorevolezza per una qualche ragione. Durante il Medioevo il principio d’autorità era il nucleo delle disputationes della Scolastica. L’intervento dell’autorità dirimeva le dispute teologiche e filosofiche dichiarando il vero.
La procedura è piuttosto semplice e implica la possibilità di concludere una qualsiasi discussione confermando allo stesso tempo il prestigio della fonte.
Autorità invertita
Credo che la procedura sia tutt’altro che caduta in disuso nelle discussioni moderne ma solo invertita. Per mostrare la propria autonomia ci si oppone formalmente a qualsiasi autorità, se pretende di dire una verità, ma si procede sostenendo cha una certa affermazione, una legge, una presa di posizione è falsa per il solo e semplice fatto che è stata detta da un avversario. Non si entra nel merito del problema poiché basta sapere chi ha dichiarato una certa cosa per concludere la dichiarazione è falsa.
Esattamente la stessa procedura del principio d’autorità ma di segno invertito: una cosa è falsa perché detta da una persona ritenuta profondamente spregevole.
Critical Thinking?
Secondo i dettami del critical thinking la strategia adottata più frequentemente quando si manipola perché non si è in grado di confutare una certa tesi è accanirsi contro la persona, argomento ad hominem. Mi pare siamo da quelle parti.
Davvero il principio d’autorità è in disuso?
Non è che in assenza di un’autorità della verità si chieda una specie di orientamento a chi esplicitamente nega la possibilità della verità, come i comici, cui è concesso anche di essere violenti e crudeli proprio perché negano la verità?