Altre domande.
Come sapete ambisco a usare l’elearning per insegnare, non ostante le difficoltà, e per realizzare questa ambizione ricorro al servizio di un’università australiana che offre gratuitamente la piattaforma Moodle. Anni fa ho inviato una mail e mi hanno assegnato una url cui posso accedere come amministratore e creare corsi, invitare persone, gestire utenti. Insomma fare quelle cose che fanno coloro che per insegnare progettano anche corsi online.
Conoscendo il contesto della scuola, a ogni nuova scuola avviso e aspetto il feed-back. Cosa che ho fatto anche quest’anno. Come al solito mi hanno detto di aspettare una specie di liberatoria dalla presidenza, prima di accennare anche solo la cosa agli studenti.
A questo punto le domande:
- se preparo delle fotocopie o disegno degli schemi alla lavagna, ne devo informare la scuola e aspettare una sorta di consenso?
- se dicessi ai miei studenti di fare una ricerca su internet, ne devo dare comunicazione alla scuola e aspettare una sorta di consenso?
- se dico ai ragazzi di leggere un libro cartaceo, ne devo dare comunicazione alla scuola e aspettare una sorta di consenso?
- se fossi l’autore di un libro che uso per fare lezione, ne devo dare comunicazione alla scuola e aspettare una sorta di consenso?
Infine, un’ultima cosa. Nelle università statunitensi vanno di moda i corsi online gratuiti e destinati a grandi quantità di persone, i cosìdetti MOOC Massive open online course. Perché in Italia è così difficile coinvolgere 20 persone di una classe in un corso su Moodle che prevede la lettura di due brani tratti dal libro cartaceo e la consegna di un file di Word?
Proprio così, Leslie! Anni fa in CPIA ho iniziato ad usare Moodle (mi sono comprata una spazio!) per curiosità, tutto da autodidatta…Ho rischiato un provvedimento disciplinare perché ho agito…senza le autorizzazioni dovute! Adesso ne rido…
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Ma autorizzazioni per cosa?
Anziché promuovere l’iniziativa. Valle a capire certe cose.
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