Ho appena letto su The Chronicle of Higher Education un articolo sui “rischi dell’insegnamento online” che narra le disavventure di un docente americano che, come me, lotta per insegnare online. Ritrovo quasi tutti gli ostacoli contro cui mi sono scontrato negli anni:
- le resistenze degli studenti, che non sanno come agire in ambienti che non siano Facebook;
- la valanga di domande tecniche da risolvere che tolgono tempo alla didattica;
- la necessità di preparare materiale e corsi con grande anticipo;
- la necessità di imporsi dei limiti sia temporali sia di ambizioni: per esempio data una classe di 25 persone, se si assegna a ogni studente il compito di scrivere almeno due post, si dovranno leggere almeno 50 messaggi!
Perciò due indicazioni generali:
- Keep it simple! Ovvero meglio semplice e fattibile che articolato e irraggiungiungibile.
- Avere il coraggio di cambiare: ogni classe, ogni studente fa storia a sé. E ogni anno si deve ricomciare, non proprio da zero ma quasi. Come se si ripartisse da zero.
Un pensiero riguardo “lottare per insegnare online”