storia di internet e coursera

Dall’inizio di agosto frequento un corso online, gratuito, organizzato da www.coursera.org sul tema Internet, History and Security, tenuto dal Prof. Severance dell’Università del Michigan. L’esperienza è interessante da diversi punti di vista.

Un dato mi ha emozionato, i partecipanti: 40.000 iscritti; partecipanti alla prima settimana 10.000; prima prova consegnata 5.800 circa. Gli iscritti sono di tutte le nazioni, età, culture e religioni: Ghana, Malesia, Iran, Brasile, Italia, USA. Le ragioni per cui partecipano sono le più diverse: un ragazzo malese di 18 anni è stato in prigione e vuole dimostrare che può riscattarsi, gli anziani vogliono tenere la mente sveglia e allenata, molti vogliono “capire come funziona intenet”.

E’ la prima volta che sperimento direttamente la capacità di internet di condividere conoscenza, esperienze al di là di culture, idee, nazioni, regimi politici. Neanche Facebook mi ha mai fatto sperimentare ciò perché ognuno costruisce, anche inconsapevolmente, una rete di amicizie a propria immagine e somiglianza: pur avendo, poniamo, 1000 amici, posta regolarmente con 20, che sceglie.

Il Prof. Severance mette a disposizione materiale, interessante, affidabile e originale. Le lezioni consistono di filmati in cui discute gli eventi documentando sempre con rigore ogni affermazione significativa ed esplicitando la sua posizione, che invita a discutere e criticare nei forum.

Mi è venuto spontaneo confrontare questo corso con la situazione in Italia. Ho sicuramente una conoscenza parziale del sistema universitario italiano; conosco alcune esperienze importanti e ho partecipato a corsi tenuti dall’Università della Tuscia. Tuttavia mi pare che non ci sia nulla di paragonabile. Rimanderei l’analisi delle ragioni di questa differenza, tuttavia mi pare di poter dire una cosa: organizzare una serie di corsi gratuiti online su svariati argomenti – fisica, internet, musica, logica, neuroscienze – presuppone una mentalità democratica, aperta che in Italia non esiste. La democrazia per radicarsi nei pensieri e nei comportamenti delle persone – uomini e donne – richiede tempo, esperienze, cultura, istruzione. E l’Italia deve ancora farne di strada.

3 pensieri riguardo “storia di internet e coursera

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